Circa un ventennio fa, la Soprintendenza ai monumenti, durante i lavori di restauro della vecchia torre del castello, scoperse che questa ne conteneva un’altra o, per esser più precisi, conteneva un campanile di stile gotico-romanico di pregevole fattura.
Immaginate lo stupore per tale scoperta poiché nel paese, a memoria d’uomo, nessuno ne era a conoscenza.
Le ipotesi che ne seguirono furono molte e le più disparate fino alla determinazione che con molta probabilità, la torre interna non fosse altro che il campanile della prospiciente chiesa risalente al secolo XI; gli avvenimenti storici infatti indicano che nel 1527 Bassano venne distrutta in seguito alle controversie con la vicina Orte e, dovendo ricostruire le mura e considerando probabilmente pericolante il campanile, provvidero ad erigere questa torre esterna, più imponente e sicura.
Fatta questa scoperta, si provvide a redigere un piano che salvaguardasse sia la fortezza esterna che il campanile gotico-romanico, per far coesistere i manufatti delle due epoche, lasciando altresì, uno spazio di intercapedine di 70 / 80 cm., in modo da rendere visibile l’aspetto del campanile.
Ne risultò una visione di una architettura di notevole pregio : la muratura, costituita da piccoli conci regolari, simili a mattoncini, in spugna calcarea, lascia spazio alle aperture formate da un ordine di bifore su tre lati e tre ordini di trifore su quattro lati e ancora varie decorazioni, cornicioni e soprarchetti perfettamente conservati.
I capitelli a forma di trapezio con decorazioni floreali, i fusti lisci delle colonne in peperino e colonne arricchite da figure umane fanno di questo manufatto un reperto di notevole interesse per studiosi e visitatori.
Ma è proprio qui il punto: come fa il visitatore a godere di questa meraviglia se per visitarla è costretto a stare al suo interno?